(a.s.) Un fiume di alpini e molti tricolori
ieri hanno invaso il centro di Mestre per la tradizionale festa del la Madonna del
Don , sacra icona conservata e venerata nella chiesa di S. Carlo
dei frati Cappuccini. Più di seicento le penne nere confluite in
piazza Ferretto tra gli applausi, ospiti le sezioni Ana di Belluno
e Torino, intervenute per don
are l'olio alle lampade perennemente accese sull'altare del la Vergine. Dopo il saluto del le autorità e il raduno in Municipio, dove sono state
deposte due corone d'alloro sulle lapidi ai Caduti, il primo
corteo si è snodato con il Picchetto e la Fanfara del
Comando truppe alpine per le vie San Girolamo, Pio X, Colombo,
piazza Barche e via Poerio, per raggiungere piazza Ferretto dove
si è svolta la solenne cerimonia del
l'alzabandiera sulle note del
l'inno di Mameli.
La giornata uggiosa non ha impedito di
celebrare all'aperto la messa da campo, alla quale ha fatto
seguito il secondo corteo per via Rosa, piazzale Donatori
di Sangue e via Carducci, fino al santuario di via Capuccina per
il momento più suggestivo del
le celebrazioni. Qui, con l'offerta del
l'olio alle lampade che ardono
tutto l'anno, si è rinnovato l'atto di devozione degli alpini
alla Madonna ,
nell'immagine rinvenuta durante la Guerra da padre Policarpo
Crosara sui resti di un villaggio abbandonato
in prima linea sul fronte del
fiume Don e portata in salvo a Mestre.
La sacra icona è conservata dentro una
grande cornice d'argento che riporta quattro medaglioni d'oro a
ricordo di quanti non sono riusciti a fare ritorno a casa, e
sull'altare dall'anno scorso c'è una targa con inciso l'atto di
affidamento di tutti gli alpini d'Italia, del
presidente nazionale Giuseppe Parazzini. Per il giorno del
la memoria, che quest'anno ricorre nel sessantesimo anniversario del
la battaglia di Nikolajewka, dove gli alpini il 26 gennaio del
1943 vinsero la resistenza e aprirono la via alla salvezza nella
ritirata di Russia, nel pomeriggio si è corsa la sesta edizione del la gara ciclistica per esordienti organizzata dalla Fausto
Coppi Gazzera, mentre la festa si è conclusa quasi a sera, con il
concerto del le
Fanfare e l'ammainabandiera.
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